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Due ragazze scellerate e due amare verità

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Aggiornamento: 19 ott 2022

Vincenzo Rossano | Attualità EAF

Sicuramente, e comprensibilmente, è stato poco apprezzato il gesto di due ragazze inglesi ambientaliste che hanno imbrattato I Girasoli di Vincent Van Gogh esposto a Londra. Il famoso dipinto non ha subito danni, poichè protetto da vetro.

Le giovani attiviste si erano recate alla Galleria nazionale con delle maglie portanti la scritta "Just Stop Oil", motto della campagna contro l’utilizzo del petrolio che si sta diffondendo nel Regno Unito. Dopo aver raggiunto il quadro, hanno spalmato del succo di pomodoro – e chissà perché proprio di quella marca – sull’opera d’arte dal valore di oltre 80 milioni di dollari. Successivamente, si sono cosparse le mani di colla e, appoggiandole sul muro, hanno chiesto ai presenti se fossero più preoccupati per l’arte o la vita, per un dipinto o per la protezione del pianeta. Le due sono state poi arrestate dagli agenti di Scotland Yard per violazione aggravata e vandalismo.


«Cosa vale di più, l'arte o la vita? Vale più del cibo? Più che la giustizia? Siete più preoccupati per la protezione di un dipinto o per la protezione del nostro pianeta e delle persone?»

Certo, le modalità non sono state proprio le più indicate. Tuttavia, sono pochi i giornali che hanno specificato che il quadro fosse protetto da una teca, chiaramente cosa risaputa dalle due ragazze, in modo da generare maggiori interazioni. I titoli degli articoli, infatti, affermando che l’opera fosse stata irrimediabilmente deturpata, hanno provocato ovviamente una valanga sessista e d’odio su tutti i social contro le due giovani, che saranno comunque perseguite legalmente. Molti utenti sono arrivati ad augurarne lo stupro, a chiedere l’ergastolo e, addirittura, la pena di morte. Attraverso simili commenti, la maggioranza delle persone si è mostrata priva di senso della misura, non sapendo discernere un crimine meno grave da un altro, indignandosi più per questo che per le migliaia di patologie e i milioni di decessi che l’inquinamento causa ogni giorno. È stata la stessa National Gallery a comunicare che il quadro in sé è rimasto illeso, a eccezione della cornicee che si è sporcata.


Viene da chiedersi, piuttosto, come mai esse abbiano ritenuto necessario un gesto sui generis per farsi notare.

Fermo restando che tale azione esibizionista è condannabile, bisogna constatare che la risonanza mediatica che ha avuto l’evento è stata enorme e ha superato i confini britannici, raggiungendo il suo scopo di arrivare all’opinione pubblica. Questo non è avvenuto, invece, per le altre proteste che si stanno svolgendo in queste settimane in tutto il Paese a causa dell’indebolimento delle politiche governative sul tema dei cambiamenti climatici.


Ponendo l’accento sull’azione in sé e non sul perché di quel gesto, si è soltanto dato modo alle persone di mettersi le une contro le altre.

Spesso si dimentica che chiunque dovrebbe essere ambientalista, dal momento in cui vive in un pianeta comune. La Terra è in pericolo, lo sanno tutti ormai, ma le misure governative subiscono spesso battute d’arresto. L’attuale crisi ha ulteriormente messo in evidenza che, purtroppo, le energie rinnovabili non bastano e devono essere potenziate. Al contempo, continuare a inquinare con questi ritmi significa alimentare i fenomeni devastanti che l’effetto serra sta generando.

Il tempo sta scadendo. E così alcuni ambientalisti cercando modi bizzarri per farsi sentire.


Quello delle due ragazze è stato, certo, un gesto scellerato e su questo non ci sono dubbi; ma ha anche fatto emergere due amare verità.

La prima è che, ancora una volta, i social si sono rivelati essere taglienti e in grado di veicolare le persone. La seconda verità, invece, è che c’è gente la quale, nel 2022, non è ancora disposta nel suo piccolo a divenire più "ecologica" e preferisce soltanto restare a criticare distruttivamente dietro a uno schermo, senza provare a impegnarsi in prima persona.


In ogni caso, il magnifico pittore Vincent Van Gogh non ha sicuramente colpe a riguardo e non merita assolutamente che la sua arte venga svilita.

Perciò, vogliamo sperare che la rotta si inverta, ovvero che sempre più persone possano cominciare a interessarsi di più del Pianeta e sposare l’ecologia con maggiore cognizione di causa (e con azioni coraggiose, ma legali).


Noi di EAF ci proviamo, per quanto possibile, anche attraverso il nostro blog.





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