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Malala Yousafzai: Premio Nobel per la pace

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Aggiornamento: 15 ott 2022

Vincenzo Rossano | Rubrica Power - Storie di chi ha fatto la storia

Nel 2014 il Comitato per l'assegnazione del Premio Nobel per la pace ha affermato che tale riconoscimento spettasse a Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi per la loro lotta contro la sopraffazione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all'istruzione.

È così che Malala Yousafzai è diventata la più giovane donna a ricevere il premio Nobel.


Malala è nata a Mingora, Pakistan, il 12 Luglio 1997. Sin dall'inizio della sua adolescenza ha mostrato interesse per la situazione fortemente critica della sua nazione aprendo un blog e collaborando con la BBC.


Ella documentava costantemente il regime dei talebani pakistani, del loro essere contrari ai diritti delle donne e della perseverante lesione del diritto all'istruzione dei bambini. In Pakistan, infatti, il divieto per la donna di istruirsi si ricollega anche a una forte limitazione lavorativa, sottomettendola, nei fatti, al coniuge e relegando la sua vita all'obbedienza incondizionata.


L'adolescenza di questa giovane donna desiderosa di libertà non è stata affatto semplice e il suo attivismo l'ha resa simbolo degli infedeli e dell'oscenità secondo i talebani. Proprio questi ultimi, nel 2013, attentarono lo scuolabus scolastico sul quale si trovava, ferendola gravemente.

La ragazza fu in seguito trasferita in un ospedale all'estero che si era offerto di curarla, a Birmingham. Il trasferimento fu anche strategico, considerando anche le ulteriori minacce ricevute nel caso in cui fosse sopravvissuta.


Nonostante ciò, Malala non ha smesso di essere la giovane portavoce delle donne e dei bambini pakistani e, stabilitasi definitivamente nel Regno Unito, ha incrementato la sua attività in tutto il mondo, arrivando persino a rivolgersi al Palazzo di vetro a New York nel 2013.

Fra le sue più celebri esternazioni spicca un passo di quel discorso fatto dinanzi all'ONU:

I terroristi hanno ucciso la mia mancanza di speranza e hanno fatto nascere volontà e coraggio.

In quella conferenza ha voluto rivolgere l'attenzione nuovamente verso il diritto all'istruzione per tutti gli infanti del mondo, ricordando le sue origini e le problematiche, in particolare, dell'Asia minore.

Nel medesimo anno è stata insignita del Premio Sakharov per la libertà di pensiero che le è stato consegnato a Strasburgo, in occasione della sessione plenaria di novembre del Parlamento europeo.


Oggi Malala continua incessantemente a curare il proprio sito e il suo blog, coniugando la vita privata e quella di attivista, affinché la sua infanzia possa un giorno essere soltanto un racconto e non più la realtà che migliaia di bambini e bambine sono costretti a vivere.


Il 9 novembre 2021 Malala, tramite il suo account Twitter, annuncia di essersi sposata con rito musulmano con il compagno Asser Malik, dopo aver conseguito la laurea a pieni voti a Oxford, presso il college Lady Margaret Hall.


Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo. Con la penna, e non con la spada, avremmo dovuto difendere il nostro onore.

L'atteggiamento della giovane Malala ci ha dimostrato che anche una piccola ragazza può operare in grande. Ci ha insegnato che il coraggio appartiene anche ai giovani, non soltanto agli adulti. Ma, soprattutto, Malala ci ha insegnato che il pacifismo può essere persino più forte della guerra e che le ingiustizie vanno combattute con altruismo e dedizione, perché la speranza e la volontà possono portare verso importanti traguardi, giungendo a smuovere istituzioni di rango internazionale.






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