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SIMONE DE BEAUVOIR: non si può parlare di femminismo senza parlare di lei

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Aggiornamento: 15 ott 2022

Alexssandra Minissale | Rubrica Power - Storie di chi ha fatto la storia

Simone de Beauvoir, scrittrice, filosofa e una delle principali esponenti dell’esistenzialismo e del femminismo della seconda ondata, nasce a Parigi nel 1908 e morirà nel 1986. Moltissime donne parteciparono al suo funerale, dove la scrittrice Elisabeth Badinter gridò: «Donne, a lei dovete tutto!». Non si può parlare di femminismo senza nominare Simone de Beauvoir.

Appassionata alla scrittura fin da piccola, decide di iscriversi all’università per poter insegnare e lo farà fino al 1943. Mestiere che lasciò per dedicarsi soltanto alle scrittura. Le sue opere si dividono tra romanzi, memorie, saggi e scritti filosofici.



Non dimenticate mai che sarà sufficiente una crisi politica, economica o religiosa perché i diritti delle donne siano rimessi in discussione.

Nel 1949 pubblica Le deuxième sexe (Il secondo sesso). Per la prima volta nella storia furono affrontate tematiche quali l’aborto, l’uguaglianza della retribuzione, la sessualità, la maternità, la prostituzione. Argomenti che per quell’epoca erano veri e propri tabù.

Il primo volume vendette 22.000 copie in una settimana, l’edizione tascabile del 1969 raggiunse le 750.000 e venne tradotto in 33 lingue. Il secondo sesso divenne saggio cardine del femminismo.

L’intento di Simone de Beauvoir era quello di mostrare alle donne una realtà palese, di fare loro capire l’importanza di una società in cui la donna sia libera di essere molto di più di una moglie e di una madre. Nel secondo sesso, l’autrice si chiede che cos’è una donna. La funzione biologica di femmina non è sufficiente a definirla. E allora quali sono le circostanze che ne limitano le libertà, e la indirizzano verso una inferiorità imposta? Secondo Simone de Beauvoir una donna deve emanciparsi tramite l’indipendenza economica e culturale.

«Donna non si nasce, si diventa» affermava l’autrice. I suoi studi sulla condizione della donna hanno sicuramente rivoluzionato il concetto stesso di femminile.


Simone de Beauvoir si spese molto anche a favore della legalizzazione dell’aborto, firmando nel 1971 il Manifesto delle 343*.


Questa Donna passò alla storia per aver avuto il coraggio di farsi sentire a favore delle donne e per aver posto l’attenzione su tematiche che, all’epoca, erano considerate scomode.


* 15 aprile 1971. Il Manifesto delle 343 della rivista Nouvel Observateur in cui 343 donne ammettevano di aver avuto un aborto, esponendo se stesse alle relative conseguenze penali.



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