Vincenzo Rossano | Rubrica Power - Storie di chi ha fatto la storia

Nella giornata del 2 Luglio 2019 il Consiglio europeo designò una donna, nello specifico la tedesca Ursula Gertrud von der Leyen, alla carica di presidente della Commissione europea. Tale scelta fu approvata anche dal Parlamento europeo due settimane dopo, il 16 luglio del medesimo anno.
Ursula Gertrud von der Leyen nacque l'8 ottobre 1958 a Ixelles, in Belgio. Laureata in medicina a Hannover nel 1987, visse poi per un periodo in California con il marito, anch'egli medico. Pochi anni dopo, ritornò in Germania dove la sua carriera e la sua ascesa in politica la portarono a ricoprire vari incarichi.
Fu anche parte anche del governo guidato da Angela Merkel, che la nominò molteplici volte sua ministra. Nello specifico, è stata due volte ministra della famiglia, prima nel 2005 e poi nel 2009. Durante il secondo mandato, però, è stata poi nominata come ministra del lavoro e degli affari sociali, a seguito delle dimissioni dell'allora ministro. Infine, nel 2013, ottenne la nomina di ministra della difesa, diventando la prima donna a occupare tale incarico.
La sua caparbietà e la sua abilità l'hanno condotta, oggigiorno, a ricoprire uno dei ruoli più importanti a livello mondiale, divenendo il volto istituzionale e politico dell'intera Unione Europea.
Ma la sua scelta come presidente dell'attuale Commissione europea non fu semplice: i negoziati del Consiglio durarono più giorni e il Parlamento diede seguito a tale nomina con 383 voti favorevoli, soltanto 9 in più del numero minimo necessario all'elezione. La von der Leyen presentò un'arringa e espose quello che sarebbe stato il suo programma. Ella ritenne che i temi più importanti da affrontare fossero la transizione ecologica, per aumentare la qualità della vita dei cittadini europei, la questione migratoria, divenuta oramai insostenibile, e la sovranità e indipendenza economica dell'Unione Europea, promuovendone la tecnologia e lo sviluppo digitale, tentando di "sganciarla" dai colossi extra europei.
La serietà e l'abilità della Presidente sono però state messe a dura prova in diverse occasioni: basti pensare all'attuale pandemia da COVID-19, che ha richiesto interventi mai visti nell'UE e nella storia dell'umanità globalizzata. La Presidente ha dovuto tenere insieme le varie nazioni dell'Unione e trovare una linea comune che fosse anche di rapida attuazione, garantendo una distribuzione di ristori economici e di strumenti contro il virus che fosse equa e proporzionata.
Altro nodo delicato da sciogliere, seppur parzialmente antecedente alla pandemia, è stato il problema dell'uscita del Regno Unito dall'UE, raggiunto anni dopo il famoso referendum della "Brexit" del 2016. Anche qui, Ursula von der Leyen ha dovuto cercare l'equilibrio fra il mantenimento della coesione dell'Unione Europea e il mantenimento di rapporti economici con Londra, soprattutto considerando l'atteggiamento favorevolmente europeo della Scozia e dell'Irlanda del Nord.
Celebre, purtroppo, è stato anche lo spiacevole evento denominato dal giornalismo Sofagate, avvenuto in Turchia il 6 aprile 2021. In questo caso, la Presidente della Commissione europea, lasciata senza un posto a sedere, ha partecipato comunque alla conversazione fra il presidente del Consiglio eropeo e il presidente turco, riuscendo a mantenere lucidità e fermezza. Successivamente, ha anche condannato severamente il gesto.
Il giorno 1 gennaio 2021, in linea con il Green Deal europeo ha fatto introdurre il divieto di esportazione dei rifiuti di plastica non riciclabili verso paesi non facenti parte dell'OCSE, in modo da imporre e favorire un'economia circolare e interna.
Queste sono solo poche delle vicende che la presidente ha affrontato, ma è facile immaginare come il suo ruolo sia tanto delicato quanto pieno di imprevisti. Infatti, essere a capo dell'organo che è il cuore dell'Unione Europea e ne rappresenta gli interessi e il vertice politico è un grandissimo onore e comporta enormi responsabilità.
Diviene, pertanto, assai complesso riuscire a riassumere tutta la vita e la carriera imponente di una donna di successo come Ursula von der Leyen. Sicuramente, è possibile affermare che oggi una delle persone più potenti al mondo è una donna, colta e di spessore.
Al di là di quelle che possono essere le opinioni o le critiche, costruttive o distruttive che siano, dobbiamo riconoscere e ammettere, quindi, che soltanto una persona dotata di grandi capacità, di intelligenza e di abilità può raggiungere certi risultati.
E il fatto che questa persona possa essere una donna non deve affatto lasciarci sorpresi.
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